Donald Trump

TRUMP: ANCORA LUI, A CAVALCIONI SUL MONDO

Il ritorno di Trump alla Casa Bianca: futuro oscuro per diritti, democrazia e stabilità globale.

La notte elettorale è finita, e il risultato suona come una campana d’allarme per il mondo intero: Donald Trump è tornato alla guida degli Stati Uniti. Con un passato recente segnato dall’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, che ha fratturato la storia americana e lasciato cicatrici nelle istituzioni, Trump torna alla Casa Bianca, ma stavolta con un atteggiamento ancora più duro e una retorica ancora più carica di rancore.

Questa non è solo la vittoria di un leader controverso, ma la manifestazione di una spaccatura sociale sempre più profonda, un segno di sfiducia nelle istituzioni democratiche. A quattro anni dal tentativo di sovvertire il risultato elettorale, e nonostante un percorso segnato da accuse penali e controversie, Trump è riuscito non solo a mantenere il sostegno di milioni di elettori, ma a trasformare la sua figura in un simbolo di rivalsa contro un sistema che i suoi sostenitori percepiscono come elitario e corrotto.

Il ritorno di Trump alla Casa Bianca prefigura un mandato che rischia di essere ancora più divisivo e radicale. I toni di oggi sono più duri rispetto al 2016: si tratta di un leader che ha consolidato una base elettorale alimentata dalla diffidenza, dalla disinformazione e dalla paura. Con una retorica apertamente ostile verso i media, un disprezzo per i diritti civili acquisiti e una politica di chiusura in tema di immigrazione, Trump sembra ora incarnare un’America che respinge ogni tentativo di dialogo e preferisce la polarizzazione come metodo.

La sua vittoria solleva domande inquietanti, non solo per gli Stati Uniti ma per tutte le democrazie liberali. Con la sua agenda fortemente conservatrice e con posizioni estremiste su temi come il cambiamento climatico, la sanità pubblica e il controllo delle armi, Trump potrebbe inasprire ulteriormente il clima politico internazionale e indebolire le alleanze globali che hanno caratterizzato l’ordine mondiale del dopoguerra.

Assalto a Capitol Hill

L’assalto a Capitol Hill è stato un punto di svolta, un momento in cui il mondo ha assistito all’attacco alla più sacra delle istituzioni democratiche americane. Ma, con la sua rielezione, il messaggio sembra essere che quel trauma non è stato un incidente isolato, bensì un sintomo di una crisi di sistema che ha radici profonde. Oggi, quell’America torna a farsi sentire, più dura, più rabbiosa, e più decisa a imporsi.

Per il mondo, questa è una lezione e un avvertimento. L’America, che un tempo si presentava come la custode della democrazia, rischia ora di alimentare una deriva autoritaria che potrebbe essere imitata altrove. Di fronte a questo scenario, la sfida è chiara: il mondo deve prepararsi a un periodo di instabilità e a una lotta per salvaguardare quei valori di equità e libertà che oggi sembrano messi in pericolo.

Diritti delle donne, persone LGBTQ+ e aborto: il programma di Trump

Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, temi come i diritti delle donne, le libertà delle persone LGBTQ+ e l’accesso all’aborto rischiano di subire un netto arretramento negli Stati Uniti. Trump si è spesso espresso in modo ostile verso queste questioni, allineandosi a una visione conservatrice che punta a ridimensionare alcune conquiste sociali degli ultimi decenni.

  • Aborto: Trump ha dichiarato più volte il suo impegno a limitare l’accesso all’aborto, sostenendo apertamente che la questione dovrebbe essere regolamentata dai singoli Stati, molti dei quali hanno adottato leggi restrittive negli ultimi anni. La sua influenza è stata determinante nella nomina di giudici conservatori alla Corte Suprema, che ha già annullato la storica sentenza Roe v. Wade, eliminando il diritto costituzionale all’aborto a livello federale.
  • Diritti delle persone LGBTQ+: Durante il suo precedente mandato, Trump ha promosso politiche che hanno limitato i diritti delle persone LGBTQ+, come il divieto per le persone transgender di prestare servizio militare. Inoltre, il suo appoggio ai gruppi e alle politiche ultra-conservatrici ha alimentato una cultura di intolleranza e sfiducia nei confronti della comunità LGBTQ+.
  • Diritti delle donne: La retorica e le politiche di Trump spesso ignorano o minano le questioni di uguaglianza di genere. Le sue posizioni sui diritti riproduttivi e sulla sanità pubblica influiscono negativamente sull’accesso delle donne a servizi sanitari essenziali. La sua visione sulle questioni di genere appare limitata, improntata a un modello sociale tradizionalista che non riconosce pienamente i diritti e le esigenze delle donne moderne.

Il ritorno di Trump al potere solleva preoccupazioni profonde sulla possibilità di una regressione sociale in America, dove le libertà individuali, soprattutto per le donne e le minoranze, potrebbero essere messe in discussione o ridimensionate, dando spazio a politiche e leggi più restrittive e divisive.

L’alleanza pericolosa tra Trump, Elon Musk e il controllo sui social e sullo spazio

Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, cresce il timore per una possibile alleanza strategica con Elon Musk, il CEO di aziende chiave come X (ex Twitter) e SpaceX. Questa collaborazione potrebbe portare a scenari inquietanti, sia in termini di controllo dell’informazione che di dominio nello spazio.

  • Controllo sui social media: Musk, che ha trasformato X in una piattaforma meno regolamentata, ha già dimostrato una forte inclinazione verso la “libertà di parola” senza filtri, che molti temono possa tradursi in una diffusione ancora maggiore di disinformazione e contenuti estremisti. Una collaborazione con Trump – noto per l’uso aggressivo dei social per mobilitare la sua base e alimentare teorie del complotto – potrebbe ridurre ulteriormente la trasparenza e il controllo delle informazioni pubbliche, creando un ambiente favorevole alla propaganda e alla manipolazione di massa.
  • Espansione del dominio nello spazio: SpaceX, l’azienda privata di Musk che collabora con il governo americano, detiene una posizione dominante nel settore spaziale. Con il supporto della presidenza Trump, l’influenza di SpaceX nelle missioni spaziali potrebbe aumentare, accentuando una sorta di monopolio privato nelle attività spaziali strategiche. Questo scenario potrebbe portare a un maggiore sfruttamento delle risorse spaziali e a una gestione meno regolamentata delle operazioni nello spazio.
  • Rischio di concentrazione del potere: L’alleanza tra Trump e Musk rappresenta una fusione pericolosa tra politica e tecnologia. Da un lato, Trump potrebbe beneficiare del sostegno di Musk per avere una piattaforma di comunicazione privilegiata e quasi priva di censure. Dall’altro, Musk potrebbe rafforzare il proprio potere sia nei media digitali che nelle operazioni spaziali, incrementando il suo controllo su settori cruciali per la sicurezza nazionale e l’influenza globale degli Stati Uniti.

In sintesi, questa alleanza potrebbe portare a un controllo senza precedenti su mezzi di comunicazione e tecnologie spaziali, riducendo le garanzie di pluralismo e aumentando i rischi di concentrazione del potere nelle mani di pochi, con implicazioni preoccupanti per la democrazia e la libertà di informazione a livello globale.

Quale futuro

Guardando al futuro, la sua agenda politica potrebbe portare a un aumento della tensione internazionale, a un’ulteriore frammentazione sociale e a una messa in discussione delle istituzioni democratiche. Le sue posizioni radicali su clima, armi, aborto e immigrazione prefigurano un’America chiusa e aggressiva, che non si confronta ma si impone.

Ma c’è anche un messaggio amaro che emerge da questa elezione: il malessere profondo della società americana, un malessere che non si esaurisce con Trump ma che sembra crescere come una ferita aperta, pronto a infettare non solo gli Stati Uniti, ma ogni democrazia incapace di gestire le disuguaglianze e le paure del nostro tempo.

Il mondo intero osserva, consapevole che l’America rimane, nel bene e nel male, un modello globale. E se questo modello va verso una deriva populista e autoritaria, le ripercussioni rischiano di diventare universali, lasciando all’umanità intera una scelta difficile: arrendersi o trovare nuovi modi per difendere i valori di equità, dialogo e solidarietà.

Allevamento Montebaducco
Precedente

Un sogno tra asini e storia: il viaggio di un uomo che ha sfidato le convenzioni creando il più grande allevamento d’Europa

GustoTram - Torino
Successiva

GustoTram Torino: cena in movimento su un tram storico alla scoperta lentissima della città

Ultime da Blog

Matteo Renzi

Se questo è un Governo: l’indecoroso dibattito tra Giuli e Renzi al Senato

La crisi del linguaggio e del rispetto istituzionale che caratterizza il dibattito politico odierno. Il Question Time di oggi al Senato ha messo in evidenza un episodio preoccupante del dibattito politico italiano, in cui il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha scelto di rispondere all’interrogazione del senatore Matteo Renzi in
Tonia Infame - scritta su un muro di Sassari

TROIA INFAME e la mediocrità nell’arte di insultare

Ode alle scritte patriarcali e misogine sui muri di città. Muro di città. Esterno giorno. Troia infame. troia /’trɔja/ s. f. scrofa. bagascia, baiadera, baldracca, battona, bella di notte, buona donna, cagna, cocotte, cortigiana, donnaccia, donna da marciapiede, donnina allegra, etera, falena, gigolette, lucciola, lupa, malafemmina, marchettara, mercenaria, meretrice, mignotta, mondana, passeggiatrice,
Culurgiones

RISTORATORE SARDO EXPAT, DI SARDEGNA HAI SOLO (PIÙ) LE INFRADITO

Come assassinare l’isola nel tempo di un battito. Contenuto altamente polemico. Poi non dite che non ho avvisato. Vivo a Torino da quattro anni. Sono sarda. Ma sarda riscoperta, una volta lasciata l’isola. È proprio vero che per capire bisogna andarsene: allontanandomi dalla mia terra ne ho colto l’essenza e
violenza di genere

VOGLIO ESSERE LIBERA

Donne contro donne: il paradosso del patriarcato interiorizzato. Sullo sfondo della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, emerge una storia inquietante che svela quanto radicato sia il problema culturale alla base di certi crimini e delle reazioni che li accompagnano. Dove siamo? Palermo. Quando? Oggi, ieri, domani, qualunque tempo
Andrea Delmastro

Ferocia comunicativa: le parole di Delmastro & co. e la democrazia sotto assedio

Quando il linguaggio diventa lama: propaganda, violenza verbale e il pericolo per il futuro democratico L’era della ferocia comunicativa: apriamo le finestre, l’aria è irrespirabile. Immaginate una stanza con finestre sigillate, satura di aria immobile, irrespirabile. Un puzzo tremendo. Questa è la ferocia comunicativa che non lascia spazio al pensiero
TornaSu

Da non perdere